Ciao da Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie d’investimento di SoldiExpert SCF.


La settimana passata ha visto il segno positivo ancora prevalere sui mercati azionari e obbligazionari, contribuendo a tenere alta la fama di novembre come miglior mese per l’azionario mondiale dal 2009 a oggi (solo nel 2017 ha avuto una lieve flessione del -0,3%). Una simpatica tradizione che spiega, forse, perché negli Stati Uniti proprio a novembre si festeggia con tanto trasporto il Giorno del Ringraziamento.

 
 
 

La più attesa recessione statunitense dagli economisti degli ultimi decenni non è ancora arrivata, nonostante la Federal Reserve (Fed) abbia aggressivamente portato il suo tasso obiettivo a un massimo di due decenni.


I principali indici azionari mondiali sono saliti e contemporaneamente i rendimenti obbligazionari sono scesi a livelli che non si vedevano da diversi mesi con gli investitori che hanno aumentato le loro scommesse su un atterraggio morbido per l'economia e una discesa dei tassi d’interesse.


L’economia Usa ha iniziato a raffreddarsi, ma senza prendersi al momento una seria influenza: il mercato del lavoro si è indebolito, ma resta forte.


I consumatori sono fiduciosi, le vendite al dettaglio stanno andando bene (lo ha dimostrato il recente Black Friday con vendite record) seppure le imprese riguardo le prospettive future restano più caute di un gatto su una superficie appena lucidata.


In ogni caso, dalle ultime trimestrali sono arrivate notizie tutto sommato rinfrancanti. Più dell'80% delle società incluse nell’indice faro S&P 500 ha battuto le aspettative, e solo un esiguo 15% ha deluso. E gli utili delle aziende che compongono l’indice S&P 500 sono proiettate per aumentare del 6% l'anno prossimo secondo il consensus degli analisti.


E buone notizie sono arrivate in queste ultime settimane (con le dichiarazioni da “colomba” di diversi importanti banchieri centrali) anche sul fronte dei tassi d’interesse (motivo per cui le obbligazioni sono risalite) con i tassi d'interesse che nelle ultime settimane sono scesi più velocemente di una palla da bowling. 


E per il 2024, cosa dicono le previsioni? Se sei dei gemelli tre giorni belli


Da metà novembre in poi, fioccano i report delle case d’investimento sulle previsioni di Borsa per l’anno successivo come le offerte di Poltrone & Sofà ed è superfluo forse dire che la storia dice che questo tipo di pronostici hanno un grado di affidabilità pari a quello del lancio di una monetina. Anche se sono formulate dai guru finanziari più accreditati o dalle case d’investimento più importanti del pianeta.


Predire cosa succederà in anticipo come incrementi a 12 mesi è quasi impossibile. Non appena gli strategist si convincono finalmente che si avvicina un anno negativo, anche dopo un terribile 2022, vengono sorpresi da un grande rialzo. 


Dodici mesi fa, per esempio, gli strategist delle più importanti case d’investimento mondiali prevedevano mediamente un’ulteriore discesa delle azioni nel 2023, poiché era attesa una forte recessione soprattutto negli Stati Uniti e un miglior andamento dell’Europa.


Invece, le cose sono andate bene soprattutto all’economia USA, mentre le previsioni sul Pil europeo si sono rivelate troppo ottimistiche. 


Era la prima volta in questo secolo che i guru delle più importanti banche d’affari avevano previsto una perdita che, invece, non c’è stata, anzi... 

Il 2023 sembra, infatti, vicino a chiudersi in forte rialzotranne per la Cina, che secondo alcuni report doveva essere la “positive surprise” del 2023. 


Nel 2022, invece, la media delle previsioni delle case d’investimento era positiva ed era venuto giù il mondo…


Abbiamo messo in questo grafico a confronto dal 1999 a al 2022 le previsioni per i 12 mesi successivi come valore medio che scaturiva dai pronostici dei report delle più importanti case d’investimento (Goldman Sachs, JP Morgan, Morgan Stanley, BlackRock, Ubs, Deutsche Bank, Apollo Global, BNP Paribas e così via…) con cosa è effettivamente accaduto all’indice S&P 500 (il più rappresentativo indice azionario mondiale) nella realtà. 


È veramente istruttivo!

 

Lo sappiamo quasi tutti che le previsioni in Borsa non valgono quasi nulla, ma a noi umani piace comunque l’idea che qualcuno abbia il dono del futuro in tasca. I broker e le case d’investimento devono incitare sempre a movimentare il portafoglio (la maggior parte dei guadagni e dei bonus arrivano da questa fonte) e c’è qualcosa di ancestrale in noi umani nel credere negli “stregoni” o in Maga Maghella, perché come cantava Raffaella Carrà: se ti va brutta, se ti va bella. Nel tuo futuro leggerà.. 


D’altra parte se a un risparmiatore rispondi “non so” cosa accadrà da qui a 12 mesi (la risposta intellettualmente più onesta) fai la figura di quello che “non è del mestiere” come direbbe Checco Zalone.


Sono numerosi in proposito gli studi anche scientifici che sono stati fatti nell’analizzare ex post le previsioni degli esperti per verificare se ci prendevano. Qualche anno fa un report del CXO Advisory Group ha analizzato 6.582 analisi su titoli effettuate da 68 esperti nel periodo 2005-2012 e ha scoperto che la loro precisione media era del 47%. Peggio di testa o croce


Nel 2015 tre scienziati israeliani hanno pubblicato uno studio in cui hanno valutato sistematicamente circa 1.000 “raccomandazioni di esperti” nelle puntate del programma di borsa della CNBC “Talking Numbers” per un periodo di ben 3 anni e li hanno divisi in due categorie.

Le analisi di tipo fondamentale da quelle di tipo tecnico ulteriormente divise poi ciascuna in 5 sottocategorie: “Acquisto forte”, “Acquista”, “Mantieni”, “Vendi” e “Vendita forte”.


Dopo ogni nove mesi, la performance effettiva è stata assegnata alla raccomandazione corrispondente ed è stato osservato il rendimento degli analisti fondamentali e tecnici più noti di Wall Street per verificarne l’affidabilità. 


Il risultato è stato abbastanza sconfortante (se compravi l’indice di mercato facevi nettamente meglio) e soprattutto disastrose per gli analisti fondamentali, quelli che guardano soprattutto ai bilanci ed elaborano dettagliate previsioni da qui a 5 anni di quali saranno gli utili futuri delle aziende. 


Nel campione osservato quando consigliavano “vendi”, i titoli mediamente salivano (del 6,2% nei successivi 9 mesi), mentre quando consigliavano acquista o acquista fortemente (“strong buy”) scendevano (fra il -0,4% e il -3,8%)… Annamo bene!


In ogni caso, le previsioni per il 2024 dei mega esperti, se proprio vuoi saperlo e te ne troverai a parlare nelle prossime settimane sotto l’albero di Natale e vuoi fare la figura di quello che è informato, sono “tiepidamente positive”.

Il team economico di JPMorgan Chase & Co ha titolato il report sulle previsioni 2024: "Non sono innamorato ma sono aperto alla persuasione".

Un titolo insolito per un report finanziario e il prossimo anno potremmo magari aspettarci “Pensavo fosse amore… invece era un calesse” ricordando il compianto Massimo Troisi che ci lasciava proprio 20 anni fa (era il giugno 1994).


L’obiettivo medio dei report sulle previsioni 2024 prevede un guadagno del 3,5% nell’S&P 500 (il mercato azionario motore dell’azionario mondiale), secondo i dati raccolti da Bloomberg. 


Gli strateghi di Bank of America Corp., BMO Capital Markets e Deutsche Bank AG sono tra le case d’investimento che si aspettano che l’indice S&P 500 avanzerà nuovamente l’anno prossimo, riportandolo oltre il massimo storico di inizio 2022. Previsioni un po’ meno ottimistiche arrivano da Goldman Sachs Group Inc. e Société Générale che prevedono ancora che i prezzi azionari saliranno leggermente entro la fine del 2024, anche se rimarranno appena al di sotto del picco precedente.


Di certo c’è che il 2024 sarà caratterizzato da numerose elezioni importanti nel mondo (a partire dagli Stati Uniti) e si calcola che più della metà della popolazione mondiale sarà chiamata alle urne.

Fra questi 8 dei Paesi più popolosi del mondo terranno le elezioni nel 2024: India, Stati Uniti, Indonesia, Pakistan, Brasile, Bangladesh, Messico (dove potrebbe essere eletta una donna per la prima volta) e Russia (qui è facile prevedere chi vincerà). Si voterà anche in Corea del Sud e nel Vecchio Continente per il Parlamento Europeo. E anche nel mio condominio spero che faremo fuori l’attuale amministratore. 


Sul tema elezioni Usa, si possono leggere commenti preoccupati se dovesse rivincere Trump, come il settimanale L’Economist che nella copertina di qualche settimana fa ha ricordato come Donald Trump se rieletto potrebbe rappresentare “il pericolo per il mondo” nel 2024. Ma è possibile anche leggere commenti (questo, per esempio, pubblicato sul francese Les Echos) che dicono che se verrà rieletto Trump sarà “fiesta” per Wall Street


Possibile a questo punto che non succeda nulla e sulle elezioni Usa in proposito vi segnalo l’uscita sul tema del nuovo libro di Glauco Maggi (giornalista economico-finanziario di lungo corso, che vive negli Stati Uniti e scrive per La Stampa, Libero, Investire ed altre testate) e che ha da poco pubblicato un libro interessante (“Ron DeSantis: l’italo-americano che sfida Trump”) sul candidato italo-americano che sta cercando dentro il Partito Repubblicano di opporsi alla candidatura di Donald Trump.


Fra l’altro l’Istituto Bruno Leoni ha organizzato il 12 dicembre a Milano alle 8,45 (anche in video conferenza) un incontro sul tema: Biden versus Trump: e se invece fosse una corsa a tre?” con la partecipazione proprio di Glauco Maggi e se siete interessati all’argomento potete approfondire lo scenario a stelle e strisce.


Fra gli elementi che ricorrono comunque di più nella lettura dei report sulle previsioni 2024 questi i più ricorrenti che così si possono sintetizzare:


  • L'ascesa dei partiti populisti, i conflitti in corso e un rapporto difficile con la Cina contribuiscono alla frammentazione dell'ordine mondiale, aumentando l'incertezza sulla politica economica;
  • Ritorno degli investimenti a reddito fisso: I titoli di stato a breve termine e le obbligazioni societarie in euro sono predetti come i favoriti, con rendimenti totali previsti positivi nella maggior parte dei segmenti di mercato;
  • Non si prevedono aumenti dei tassi di interesse: questo sia per gli Stati Uniti che per l'Eurozona;
  • BlackRock un po’ controcorrente al sentiment generale sull’obbligazionario dice nell’ultimo aggiornamento settimanale di non andare troppo dietro alla sirena delle durate obbligazionarie lunghissime, perché il premio da pagare a chi detiene bond lunghi potrebbe salire visto che molti Stati dovranno emettere sempre più bond per finanziare deficit statali crescenti;
  • A causa dell'aumento dei tassi di interesse, la politica monetaria dovrebbe rallentare l'inflazione e la crescita;
  • Riguardo i mercati vi è una preferenza maggiore verso l’Europa rispetto agli Stati Uniti ma è da anni che si ripete questo refrain;
  • Goldman Sachs che lo scorso anno è stata la casa d’investimento che maggiormente è andata vicina al pronostico presenta per il 2024 una visione più equilibrata quest’anno e consiglia una "migliore diversificazione" e non si sbilancia su particolari asset.


C’è scritto insomma dentro questi report un po’ tutto e il contrario di tutto come al Gran Balôn, lo storico e pittoresco mercato delle pulci di Torino.

Ognuno può trovarci quello che vuole e tutti dire che hanno fatto l’affare. Chi compra e chi vende. 


Stai bene, investi bene (e prevedi bene)

 
 
 


 
 

Responsabile Strategie d'Investimento SoldiExpert SCF


 

p.s. Da qualche settimana è disponibile su tutte le principali piattaforme (Spotify, Spreaker, Apple Podcast o anche sul nostro RadioBorsa) il “Financial Fitness Podcast” curato da Roberta Rossi, responsabile della consulenza personalizzata di SoldiExpert SCF, che offre una versione audio della sua fortunata e coinvolgente Lettera Settimanale (c’è totale par condicio in SoldiExpert!) che invia il venerdì alle 17 (se la volete ricevere sulla vostra casella email è sufficiente cliccare qui o sul tasto arancione qui sotto). Non perdetevi questi contenuti!

 

LA CITAZIONE DELLA SETTIMANA

 
 


Il Comandante Generale sa bene che le previsioni non sono buone. Tuttavia, ne ha bisogno per scopi di pianificazione.


Ken Arrow

 
 

COSA ABBIAMO PUBBLICATO SU SOLDIEXPERT LAB

 
 
 

Prosegue più forte che mai la pubblicazione di contenuti di valore su SoldiExpert Lab che in questi mesi si è arricchito di nuovi contributor. In pieno lockdown, ad aprile 2020 avevamo creato SoldiExpert Lab, un canale a pagamento a partire da 10,00 euro al mese (+ Iva), per condividere analisi, report e il meglio della ricerca finanziaria che riceviamo da tutto il mondo, sintetizzando quello che ci appare più interessante per gli investitori. Per devolvere poi interamente i proventi di questa attività in iniziative di beneficenza, contribuendo a progetti nel Terzo Settore, di onlus che abbiamo deciso di sostenere, offrendo naturalmente totale tracciabilità di tutti i versamenti effettuati.


Anche in quest'ultima settimana abbiamo pubblicato contenuti esclusivi:

 

1- Investire sostenibilmente ma senza esagerare

L’interesse verso la finanza sostenibile e per gli investimenti ESG è sempre maggiore, ma quali sono e gli aspetti critici legati a concentrarsi esclusivamente su di essi? Nonostante l'interesse in aumento, valutare completamente la sostenibilità di un'azienda è complesso. Gli esperti consigliano una prospettiva a lungo termine e un approccio bilanciato agli investimenti, anziché puntare esclusivamente sulla sostenibilità.


2- Investire in obbligazioni con i nuovi ETF Target di DWS

I nuovi ETF target di DWS consentono agli investitori di accedere a obbligazioni con una data di scadenza prestabilita. Questi strumenti rappresentano un'opportunità nel mercato italiano, offrendo diversificazione e sostenibilità nelle obbligazioni societarie a tasso fisso denominati in euro. Un’analisi nel dettaglio su questi nuovi prodotti attraverso i pro e contro, con allegati i relativi codici ISIN.


3- Dovresti aggiungere un pizzico di chimica al tuo portafoglio?

L'industria chimica e dei materiali plastici è vitale per l'economia globale, agendo come un sensibile indicatore delle sue fluttuazioni. Questo settore, noto come 'sismografo' dell'economia mondiale, riflette rapidamente le tendenze economiche tanto positive quanto negative. Un’analisi sull'andamento triennale dell'industria chimica, sottolineando sfide e pressioni che influenzano le principali aziende del settore in Europa, dal costo delle materie prime all'incertezza geopolitica.


4- Fondi Smart Global Defence FAM: cosa si nasconde dietro ad un nome così accattivante?

Dietro ai fondi della famiglia ‘’Smart Global Defence FAM Fund” si nasconde una realtà complessa. Impossibile non lasciarsi affascinare da un nome così: chi non vorrebbe fare un investimento intelligente, globale e difensivo? Tuttavia, dietro nomi accattivanti e promesse allettanti di protezione del capitale e rendimento cedolare positivo, sorgono domande fondamentali: questi fondi sono realmente sicuri? Offrono le garanzie pubblicizzate?


5- PAC: investire a rate su ETF con un piano di accumulo

Il Piano di Accumulo di Capitale (PAC) offre la possibilità di investire regolarmente in ETF, accumulando nel tempo un capitale grazie all'interesse composto. Utilizzando strumenti a basso costo come gli ETF e selezionando intermediari finanziari con commissioni ridotte, è possibile costruire ricchezza anche con piccole somme. È importante iniziare presto e investire (bene) con costanza per massimizzare i rendimenti nel lungo periodo.

 
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